Coltiviamo la Bio diversità

La riscoperta dei grani antichi e la sfida di diventare Casa Sementiera.

LA RISCOPERTA DEI GRANI ANTICHI

La sfida di diventare CASA SEMENTIERA

Nel 2017/2018 il titolare Siro Cicogni si appassiona ai grani antichi, trovando in essi anche un modo per dare nuova linfa vitale al molino di famiglia.
Le loro caratteristiche agronomiche come l’adattabilità ad ambienti marginali e alla coltivazione biologica, la buona digeribilità, il basso potere allergenico e la biodiversità, li rendono oggi dei grani molto richiesti.
 
Escluso però il Verna e il Senatore Cappelli, mancava la disponibilità commerciale perché queste vecchie varietà non erano più registrate all’albo delle sementi e non c’erano ancora case sementiere responsabili del mantenimento in purezza delle varietà.
 
Con una normativa specifica, varata solo da pochi anni, il Ministero oggi richiede un iter di Registrazione dei Grani Antichi come “Varietà da Conservazione”.
E questo è stato il percorso che abbiamo intrapreso per diventare Casa Sementiera.
Una procedura  nuova, piena di ostacoli e che nessuno aveva iniziato prima per le difficoltà burocratiche, ma siamo orgogliosi di aver aperto una strada sicura che tutela la Biodiversità in Toscana.
In collaborazione con l’Università di Agraria di Firenze e l’Ente Terre Regionali Toscane, che detengono il germoplasma dei grani interessati, decidiamo di conseguire la licenza sementiera (attivando una normativa del 2009 DL n. 149 – prima richiesta in Italia per il grano tenero) ed iscrivere al Ministero dell’Agricoltura alcuni tipi di grano nell’elenco dedicato alle Varietà da Conservazione.
Un lavoro prezioso per il vantaggio di coltivare ed ottenere prodotti sani, per la Biodiversità ritrovata, ma anche una bella sfida da affrontare ogni anno visto l’incertezza delle stagioni con varianti climatiche instabili. 
La procedura che viene fatta è sempre la stessa, dopo ogni mietitura si preparano i nuovi semi che vengono controllati dal CREA di Bologna, il Centro Difesa e Certificazione, che opera su tutta la filiera del seme e garantisce con la sua attività di controllo la qualità e la tracciabilità delle sementi.
Le verifiche vengono effettuate direttamente in campo per accertare l’identità e il livello di purezza varietale delle colture da seme;
Successivamente, una volta che le sementi sono state lavorate e confezionate, vengono prelevati dei campioni da sottoporre alle analisi di laboratorio. Soltanto dopo i prescritti controlli e la verifica della qualità in purezza, lo stato fitosanitario, il contenuto di semi estranei e la germinabilità, viene rilasciato un cartellino ufficiale che sulle confezioni di sementi ne attesta la certificazione e ne consente la vendita.

La nostra Azienda è impegnata nella produzione, mantenimento in purezza e conservazione dei seguenti Grani Antichi con cartellino biologico rilasciato dal CREA di Bologna

ANDRIOLO

Si tratta di una varietà rustica e resistente all’allettamento. Le varietà esistenti sono eterogenee e presentano caratteristiche diverse ma il biotipo classico si distingue per la glaucescenza data dallo strato ceroso che ha funzione protettiva e dona lucentezza alla spiga. Per il suo sapore particolare e l’aroma che conferisce agli impasti l’Andriolo è un grano molto indicato per la panificazione.

Dal 2018 lo abbiamo iscritto tra le Varietà da Conservazione e lo stiamo selezionando per ottenere esemplari sempre migliori.

AUTONOMIA B

L’Autonomia è sempre frutto del lavoro del genetista Marco Michahelles, è un grano degli anni trenta e all’epoca era denominato Autarchia perché permise al regime fascista di vincere la cosiddetta “battaglia del grano” che aveva come obiettivo quello di rendere l’Italia autosufficiente per l’approvvigionamento del frumento. 

Si tratta di una varietà costituita nel 1942 e fu ottenuto da Michahelles  con l’incrocio del Frassineto 405  e il Mentana (grano ideato dall’altro genetista italiano Nazareno Strampelli).

L’Autonomia è un grano rustico, precoce, resistente alla carenza idrica, al freddo e alla ruggine. Ha una spiga mutica, bianco paglierina, di forma medio-allungata di media densità. Le cariossidi sono rosse, a frattura farinosa, il glutine poco tenace con una forza medio-bassa e rientra nella categoria dei frumenti panificabili. La particolarità della farina è il buon profumo e il sapore antico.

Lo abbiamo iscritto al Registro delle Varietà da Conservazione con DM del 2018.

ABBONDANZA

 Il grano Abbondanza è successivo agli anni Quaranta ed è una varietà sempre costituita da Michahelles incrociando l’Autonomia con il grano Fontarronco.

Si caratterizza per la sua rusticità, resistenza all’ allettamento e alle ruggini. La pianta ha dimensioni medio-alte, la spiga è mutica di colore chiaro.

Rientra nella categoria dei frumenti panificabili e lo abbiamo iscritto al Registro delle Varietà da Conservazione con DM del 2020.

FRASSINETO

Il Frassineto è una varietà di grano tenero selezionata in Val di Chiana negli anni venti del secolo scorso dal genetista fiorentino Marco Michahelles attraverso una selezione massale del Gentil Rosso, popolazione di grani coltivata nell’ Italia centrale.
Di taglia alta, spiga mutica con culmi eretti e robusti, accestimento elevato, con spiga di colore paglierino chiaro, forma accorciata e leggermente quadrata. Ha scarsa resistenza all’allettamento. Il Frassineto è un ottimo grano per la panificazione, molto apprezzato per il suo ridotto contenuto di zuccheri e l’elevata percentuale di proteine.
Lo abbiamo registrato come Casa Sementiera nel 2018.

SIEVE

E’ una varietà di grano tenero autoctona della Toscana e deriva come il Verna da un grano di montagna della Val d’Aosta, il Mottin.
Fu sperimentato dal genetista Marino Gasparini dell’ Università di Firenze nell’ immediato dopoguerra per estendere la coltivazione del frumento anche alle aree montane.
Ha buone caratteristiche di rusticità e resistenza al freddo.
E’ uno dei grani più apprezzati per la sua qualità e lo abbiamo registrato  con DM  tra le Varietà da Conservazione nel 2018.

CONTE MARZOTTO

È una varietà di frumento tenero caratterizzato da una spiga mutica, una taglia bassa e con ottime caratteristiche molitorie che negli anni ‘70, quando era coltivato in varie parti del territorio regionale, ha fatto registrare medie di produzione di 60 quintali a ettaro.

Fu selezionato dal genetista fiorentino Marco Michahelles nella metà del secolo scorso e deriva dalla unione di due varietà di grano che Michahelles riteneva molto interessanti, il grano Mara e il grano Impeto.

Fu iscritto al Registro Nazionale Varietale nel 1959 ma venne poi cancellato in quanto la Banca del germoplasma  non disponeva più di seme per riprodurlo. Lo abbiamo recuperato noi alcuni anni fa con un minuzioso lavoro di ricerca su tutto il territorio Toscano, riprodotto e moltiplicato grazie al lavoro di alcune aziende della nostra filiera Apice.

Il nostro progetto di recupero ha avuto una durata triennale in collaborazione con la Regione Toscana e  con il supporto scientifico dell’ Università di Firenze.

Lo abbiamo iscritto con DM tra le Varietà da Consevazione nel 2021

ANTICA SARAGOLLA

La classificazione esatta è Triticum Turgidum comunemente detto T. Turanicum. Fa parte della famiglia dei Turanici che appartengono allo stesso gruppo del grano duro.

E’ una variante del Khorasan e non ha niente a che vedere con la Saragolla moderna che è una versione nanizzata.

L’Antica Saragolla veniva coltivata in Italia ancor prima che nascesse il marchio Kamut ma fu poi dimenticata per incrementare la produzione di altre varietà. E’ un grano che si adatta bene al clima e al territorio italiano.

L’Antica Saragolla è un grano nutriente, con proprietà organolettiche eccezionali, con alto contenuto di proteine, lipidi e sali minerali. Grazie al suo sapore naturalmente delicato e burroso si presta perfettamente alla preparazione di pasta, pane, pizza, biscotti e torte.

Lo stiamo riproducendo in via sperimentale in alcune aziende agricole della nostra filiera e abbiamo a disposizione dei piccoli quantitativi di grano da macinare e riprodurre.

INALETTABILE

È un grano tenero importato all’ inizio del ‘900 dalla Francia dove era stato selezionato da Valmorin. In passato fu coltivato nell’ Italia settentrionale  e centrale, molto diffuso in Emilia e in Toscana. Venne chiamato così perché poco incline all’ allettamento e la farina che si ottiene, come per tutti gli altri grani di varietà antica, ha caratteristiche che lo rendono adatto soprattutto  alla panificazione. Lo abbiamo riprodotto in una delle nostre migliori Aziende di filiera ed iscritto con DM nel 2024.

SCOPRI COME RICHIEDERE I NOSTRI SEMI CERTIFICATI DAL CREA DI BOLOGNA

Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Compila questo campo
Compila questo campo
Scrivere il messaggio indicando la quantità di seme richiesta
Compila questo campo

Con l'invio del presente modulo dichiaro di aver letto l'informativa privacy ed autorizzo il Titolare a rispondermi per quanto espresso al punto a e b dell'Informativa Privacy

 

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: